“Sammastianu Santu Protetturi” di Maniace Sabato 20 gennaio 2018

Torna a Maniace l’atteso appuntamento con la Festa del Santo Patrono, San Sebastiano.

San Sebastiano divenne Patrono del piccolo comune alla pendici dell’Etna nel 1937, quando i contadini tortoriciani decisero di introdurre la festa con le stesse usanze e riti del loro paese d’origine che ancora oggi vengono tramandati da generazioni.

Il giorno prima della festa (19 gennaio) si compie una processione con le torce dalla chiesa di San Sebastiano Martire fino alla chiesa di Santa Maria di Maniace dove avviene la benedizione dei “Panuzzi” e i voti di San Sebastiano.

Il giorno della festa (20 gennaio) i “Nuri”, che sono devoti vestiti interamente di bianco, alcuni dei quali camminano per l’intera processione scalzi, si riuniscono prima della celebrazione religiosa nella chiesa di Santa Maria di Maniace per compiere la processione del Vespro e offrire ceri e vitellini al Santo. Dopo la celebrazione religiosa il momento più emozionante e caratteristico è rappresentato dalla “Fuitina”: corsa che i Nuri con il Santo in spalla compiono lungo le navate della chiesa, ripetendola per tre volte e seguendo la disposizione a croce latina del tempio.

Quando “u Santu” esce dalla chiesa e sosta sotto il portale normanno si ha la sensazione che il tempo si fermi per rievocare il glorioso passato di quel luogo religioso.

Prima di iniziare la processione lungo le “contrade” del paese si compiono tre giri attorno la croce celtica accompagnati da un unico e commovente grido…… “Grazie a Dio e a San Mmastianu Grazie! E ccu chiù beni ci voli chiù forti lu chiama Grazie!”, preghiera che rievoca la stessa fierezza dei nostri anziani, quando a fare da spettatori erano i duchi e gli amministratori che da estranei dietro le finestre stavano a guardare.

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